Naturale che le risposte sono diverse, e necessita un approfondimento individuale su ognuno. Ma ci da lo spunto per parlare di come la microscopia può aiutare a capire quali condizioni, visibili o occulte, possiamo avere su lo stelo dei capelli.
Capelli che peggiorano nella struttura, se non hanno subito azioni tecniche (colori, schiariture, permanenti…) o di styling (piastra, ferri, phon..) eccessivamente degradanti, possono avere motivi diversi: carenze endogene di vitamine e minerali, cambiamenti ormonali, condizioni di attività follicolare non corrette.
Vogliamo mettere il focus su cosa può succedere nel follicolo. Le secrezioni cutanee, sudore e sebo, hanno diversi compiti: la produzione del mantello idrolipidico; mantenimento dell’idratazione superficiale; controllo della flora batterica e quindi di difesa; controllo dell’accumulo corneo dell’epidermide e delle guaine epiteliali del follicolo.
Le guaine (plurale perché ne esistono 3 strati: connettivale, epiteliale esterna e interna) svolgono ognuna diverse funzioni. La guaina interna nasce direttamente dalle stesse cellule del bulbo che produrranno il capello, che per successiva differenziazione diventeranno l’uno o l’altro. La guaina interna funge da reale protezione e plasmazione della struttura capillare, e rimane ben adesa a esso fino allo sbocco della ghiandola sebacea.
Tornando alle secrezioni della pelle, esistono pero delle condizioni che possono alterare la quantità e la qualità di queste secrezioni. Oltre a diventare a volte un problema estetico, (capelli “grassi”), sono una condizione da considerare seriamente per l’attività follicolare.
Ormai è convinzione comune, nel mondo tricologico, ritenere queste situazioni, seriamente compromettenti per la buona costruzione della struttura capillare. Infatti alcune componenti di queste secrezioni, acido lattico nel sudore e squalene nel sebo, tendono ad aderire e insinuarsi nello spazio tra guaine e capelli. Oltre a interferire sull’attività che la guaina ricopre, saranno direttamente a contatto con i capelli in modo continuativo. Capello che ha ancora un struttura cheratinica non del tutto organizzata. In oltre, i depositi di tale sostanze si generano anche per semplice stress ossidativo del follicolo stesso.
La conseguenza, è la invasiva degradazione della struttura, che uscirà dallo sbocco follicolare già compromessa, e che subirà le azioni tecnico/ stilistiche con minore resistenza e che incideranno sulla resistenza e sulla forma dei capelli.
In questa immagine si nota il capello rivestito dalle guaine, le linee luminose, e il capello che denota colori di una struttura sana, salendo verso l’alto si nota un ombra scura imputabile allo squalene, oltre la quale, al termine delle guaine, la struttura del capello ha cambiato colore, virando verso il gialllo, sintomo di degradazione cheratinica. Da considerare che in questo punto siamo ancora a livello dello sbocco follicolare, e che il capello non ha ancora subito shampoo, colore, phon o altre aggressioni di alcun genere
In quest’altra immagine le guaine sono evidenti in rosso, all’interno si vede il capello, tra il capello e le guaine si denotano delle linee tratteggiate più chiare. Son proprio questi le infiltrazione di acido lattico tra le guaine, che come è evidente, prima la struttura del capello manifesta i colori di un capello sano, dove ci sono le infiltrazioni il colore sottolinea già degradazione cheratinica
L’analisi microscopica in luce polarizzata permette una valutazione della presenza di tale condizioni e delle conseguenze sulla struttura, permettendo così di agire sul miglioramento della qualità e quantità delle secrezioni e di conseguenza permettere un recupero della struttura esistente e di quella che crescerà.