Quando pensiamo allo stato di salute dei nostri capelli, in generale, tendiamo a considerare quello che più percepiamo, come “Il Problema”; ad esempio: sono grassi, cadono, ho la forfora, sono rovinati…
Per tale motivo siamo orientati a cercare una soluzione che risponda esattamente a questo pensiero: shampoo antigrasso, anti-caduta, antiforfora, ristrutturante…
Proprio perché la vediamo come nostra priorità e quindi vogliamo risolvere esattamente quel “Problema”.
L’approccio di un consulente tricologico, invece, tende a valutare una condizione d’insieme; quello che per noi è prioritario, e magari ci ha spinto a cercare soluzioni, per il tricologo è una parte, un tassello, di condizioni da valutare nella globalità.
Voglio dire che è normale per ognuno di noi, avere una priorità, una condizione che ci da più fastidio; ma è altrettanto corretto che una valutazione tricologica tenda conto di una visione d’insieme, che ponga domande anche in merito a situazioni che di primo acchito possono sembrarci domande poco utili.
Questa premessa per parlarvi di un tema di stagione.
Se si parla di caduta dei capelli, difficilmente lo associamo alla stagione appena terminata, l’estate e al sole. È invece corretto mettervi al corrente di alcune interazioni tra estate e capelli, rispondendo a diverse domande:
A queste domande rispondiamo in questo e nei prossimi articoli
È giusto sapere che pelle e capelli hanno un profondo legame biologico, sono molto simili per certi versi, e ancora più importante, la vita dei capelli è strettamente dipendete dal cuoio capelluto, che è a tutti gli effetti “pelle”, uguale identica a tutto il resto del corpo.
Esporsi al sole è una cosa positiva, in senso generale, perché fa bene al corpo e allo spirito. Ma è giusto farlo nei tempi e modi corretti. E questo vale anche per i capelli.
Una delle anomalie più comuni e frequenti è la “caduta dei capelli” in autunno. Ma questo cosa c’entra con l’estate? C’entra e molto.
Intanto è corretto dire che la caduta autunnale è un episodio fisiologico, legato a tanti fattori: memoria genetica alla muta, adattamento a una nuova stagione, e ESPOSIZIONE AL SOLE.
Si il sole può essere un fattore che può portare a episodi di ricambio di capelli importanti (effluvi). Questo a causa della reazione della pelle ai raggi uv che arrivano dal sole, che, tra le altre cose, determinano una naturale produzione di radicali liberi e la riduzione delle sostanze che hanno la capacità di neutralizzarli (antiossidanti).
I radicali liberi sono molecole ossidanti molto reattive che reagiscono con le strutture cellulari provocando danni al DNA, RNA, proteine e lipidi di membrana, cui consegue ispessimento e perdita di elasticità della pelle. La formazione di radicali liberi determina il degradarsi della sostanza presente tra una cellula e latra del derma e la riduzione della produzione del collagene, principale responsabile della tonicità cutanea.
Consideriamo sempre che i capelli vivono grazie all’ambiente in cui risiede il follicolo, ossia il derma. Ne consegue che l’invecchiamento cutaneo in generale, e i questo caso, quello determinato da una eccessiva e anomala esposizione al sole, possa influenzare negativamente anche il ciclo vitale dei capelli. Anche I cheratinociti, incaricati alla produzione della cheratina e alla formazione del fusto del capello, sono in costante attività di replicazione cellulare e possono risentire pesantemente dello stress ossidativo da radicali liberi. Questi danneggiano gli enzimi e le molecole del bulbo pilifero, scatenando una reazione a catena che provoca un accelerato invecchiamento della struttura del capello e il termine precoce del ciclo vitale, che porterà a un copioso numero di capelli in caduta, a distanza di circa 2/3 mesi.
Ecco spiegato il motivo per cui in autunno si perdono tanti capelli.
È altrettanto giusto dire che i capelli che cadono, interamente ricresceranno, ma è importante ricordare che se si manifesta su capelli già poco qualitativi o con altre anomalie, può portare a una ricrescita, della nuova generazione che sostituirà i vecchi, meno qualitativa. Per questo motivo intervenire su il problema della caduta di capelli non serve per fermare a caduta, niente e nessuno può fermare la caduta di capelli che in realtà sono morti 3 mesi prima. Intervenire in autunno, e in ogni manifestazione simile, ha lo scopo di aiutare quelli nuovi che ricresceranno.